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Il Messaggio Ufficiale per la
Giornata Internazionale della Danza
29 Aprile 2019
www.DanceDay.CID-portal.org
Quando danzano, le persone a volte trascendono nel regno del soprannaturale; musica e movimento combinati fondono corpo e mente, elevandoli a uno stato di grazia. Questa esperienza estatica libera e si estende più a fondo nella dimensione interiore di ognuno, unendo la persona con l'universo.
Quando creano, i coreografi riescono a volte a produrre nello spettatore una connessione con il sacro, l'esoterico, il superbamente ignoto. Oltre alla ricreazione e all'arte, la danza diventa il veicolatore di una coscienza elevata, di una ricerca del significato ultimo. Tale coreografia conduce oltre l'osservabile, l'esperito e il conosciuto.
Le Deliadi: ninfe danzanti sull'isola di Delos nell'antica Grecia. Le Devadasi: ancelle di tempio che tramandavano le tradizioni classiche Bharatanatyam e Odissi in India. I Sufi Dervisci: seguaci del poeta persiano Rumi, con la loro danza vorticosa. Preti aztechi "cantavano con i piedi" nel Messico preispanico. La spiritualità è sempre stata presente nella danza.
Assistiamo attualmente alla rapida proliferazione della danza liturgica, specialmente nelle Americhe. La danza ritorna come pratica di culto, forma materiale di preghiera, espressione di devozione a Dio. Migliaia di ministri-coreografi sono formati e stabiliscono le proprie congregazioni. In alcuni luoghi i ministeri di danza sono più numerosi delle scuole di danza convenzionali.
Il tema che proponiamo per la Giornata Internazionale della Danza è “Danza e Spiritualità”.
Alkis Raftis
Presidente del Consiglio Internazionale della Danza
CID, UNESCO, Parigi
1. Il messaggio ufficiale per la Giornata Internazionale della Danza viene inviato a professionisti della danza in 200 paesi. Chieda una traduzione o traduca il messaggio nella sua lingua per inviarlo ai media. Può trovare le linee guida per le sue celebrazioni e i precedenti messaggi su www.danceday.CID-portal.org.
2. La Giornata Internazionale della Danza, celebrata ogni anno il 29 aprile e istituita nel 1982 dal CID, mira ad attirare l'attenzione sull'arte della danza. È celebrata da milioni di ballerini in tutto il mondo. In quel giorno, i professionisti della danza organizzano un'attività rivolta a un pubblico diverso dal solito.
- Il Consiglio Internazionale della Danza CID è l'organizzazione ufficiale per tutte le forme di danza in ogni paese del mondo.
- I suoi membri sono le più importanti federazioni, associazioni, scuole, aziende e individui in più di 170 paesi.
- Il CID è stato fondato nel 1973 all'interno degli uffici centrali dell'UNESCO a Parigi, nei quali ha sede.
- Il CID è partner ufficiale dell'UNESCO, l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura.
International Dance Council - Conseil International de la Danse
CID c/o UNESCO, 1 rue Miollis, FR-75732 Paris 15, France
Tel. +33 1 4568 4953 Mob. +33 6 1155 3111
This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. www.CID-world.org www.danceday.CID-portal.org
https://www.facebook.com/DanceDayOfficial/
Visitate il sito ufficiale dedicato alla Giornata della Danza
www.DanceDay.CID-portal.org
https://sites.google.com/site/GiornataMondialedellaDanza/
e inviateci l’annuncio del Vostro evento al fine di pubblicarlo.
Richiedete il logo del CID e ve lo invieremo per essere usato durante gli eventi della Giornata della Danza.
Messaggio Ufficiale per la
Giornata Mondiale della Danza
29 Aprile 2018
www.danceday.cid-portal.org
Per lodare una coreografia, i critici sono soliti usare una pletora di espressioni, come: innovativa, avanzata, proiettata in avanti, fresca, rivoluzionaria, allo stato dell’arte, all’avanguardia, radicale, in rottura con il passato. Siamo stati portati a credere che il nuovo sia per sua stessa natura buono, specialmente nelle arti.
Per il 2018, vorrei proporre una veduta fresca delle origini. Può essere un approccio molto modernistico a un periodo distante, oppure una fedele ricostruzione basata su ricerca storica, oppure una creazione intermedia.
I coreografi possono proporre la loro personale immagine di un periodo antico, o anche solo di un secolo fa. È una sfida, dovranno studiare le fonti e sforzare l’immaginazione. Possono optare per uno sguardo nostalgico o per uno da antiquario. Le scuole di danza possono offrire lezioni ed esibizioni intorno al tema della Storia: il passato, le origini, le radici, l’antichità, i precedenti.
Troppo spesso le persone pensano di aver creato qualcosa di nuovo semplicemente perché ignorano le creazioni del passato. Come diceva Confucio: studiate il passato se volete definire il futuro.
Alkis Raftis
Presidente del Consiglio Internazionale della Danza
CID, UNESCO, Parigi
Messaggio ufficiale per la
Giornata Mondiale della Danza
29 Aprile 2017
Quest'anno l’ International Dance Council CID unisce le forze in sinergia con il World Food Program WFP (Programma Mondiale per l’Alimentazione PAM) per progettare la Dance to Zero Hunger (Danza Senza Fame), un progetto che promuove una sana alimentazione attraverso la danza e l'istruzione. Il WFP offre pasti a 80 milioni di persone in 80 paesi: wfp.org
Il mangiare sano e la danza vanno di pari passo per incoraggiare uno stile di vita a garanzia della buona salute. Vogliamo promuovere la sicurezza alimentare e vincere la fame in tutti i paesi del mondo.
Le scuole potranno creare piccoli programmi di danza per i bambini e aiutarli a capire l'importanza della sicurezza alimentare e il mantenimento di un sano stile di vita. I giovani danzatori avranno la possibilità di seguire la formazione e ottenere la certificazione dopo aver completato 150 ore di lezioni di danza.
Le scuole partecipanti creeranno coreografie sottolineando l'importanza della sicurezza alimentare e per debellare la fame nel mondo (Fame Zero). Il progetto sarà presentato nelle celebrazioni della Giornata Internazionale della Danza (29 aprile) e la Giornata Mondiale dell'Alimentazione (16 ottobre). WPF, CID e UNESCO sanciranno la loro partnership con il lancio di una campagna mediatica e con un evento a Parigi.
Il progetto intende promuovere la sicurezza alimentare, educare i bambini sull'importanza di una sana alimentazione e fornire l’opportunità e il sostegno alla formazione professionale per il raggiungimento della Fame Zero nel mondo anche attraverso la danza.
Alkis Raftis
Presidente del Consiglio Internazionale di Danza
CID, UNESCO, Parigi
1- Il messaggio ufficiale per la Giornata della Danza viene inviato ad oltre 100,000 professionisti della danza. Viene tradotto in decine di lingue. Per favore richiedete una traduzione o traducete il messaggio nella lingua del Vostro paese; inviatelo alle Organizzazioni di danza e ai media. Potete trovare le linee guida e i messaggi precedenti al www.cid-portal.org
2- La giornata mondiale della danza ogni anno il 29 aprile, fondata nel 1982 e promossa da CID, mira ad attirare l'attenzione per l'arte della danza. Viene celebrata da milioni di ballerini in tutto il mondo. In quel giorno, compagnie di danza, scuole di danza, organizzazioni e singoli individui, professionisti e amatori, organizzano un'attività rivolgendosi a un pubblico diverso dal solito.
3- Il Consiglio Internazionale della Danza è l'organizzazione ufficiale per tutte le forme di danza in tutti i paesi del mondo.
Il CID è riconosciuto dai governi locali e internazionali, dalle organizzazioni internazionali e dalle istituzioni.
I suoi Membri sono le più importanti federazioni, associazioni, scuole, compagnie ed individui attivi nella danza in oltre 160 paesi.
Il CID è stato fondato nel 1973 all’interno del quartiergenerale dell’UNESCO a Parigi, dove ha la sede.
L’UNESCO è l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura.
International Dance Council CID Conseil International de la Danse
CID c/o UNESCO, 1 rue Miollis, FR-75732 Paris 15, France
Tel. +33 1 4568 4953 Mob. +33 6 1155 3111
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Messaggio ufficiale per la
Giornata Mondiale della Danza
29 Aprile 2016
Della danza i media raccontano principalmente le esibizioni più che la didattica ma in realtà imparare a danzare è una richiesta molto più diffusa: le persone svolgono lezioni di danza in classe dieci volte di più delle perfomance sul palco.
La crisi economica attuale ha coinvolto poco le scuole di danza. A differenza di molte altre attività che hanno chiuso i battenti, le scuole di danza che hanno avuto lo stesso destino sono in numero minore e nei casi peggiori si è verificata una diminuzione delle iscrizioni. Ciò dimostra ancor più che la danza è tra i bisogni fondamentali e che le persone preferiscono ridurre altre spese piuttosto che smettere di pagare le lezioni.
I sussidi statali alle compagnie di danza e ai conservatori pubblici sono stati ridotti, così occorre ricorrere sempre più a sponsor privati. Le scuole private si sostengono mediante le rette pagate dagli studenti, così incrementano notevolmente la pubblicità per attrarre più studenti. Ampliano l’offerta delle danze insegnate, organizzano eventi, si aprono alle novità, diventando così più flessibili.
Sfortunatamente alcune organizzazioni in certi paesi tentano di limitare il numero di insegnanti di danza, facendo pressione sui governi affinché questi riconoscano soltanto i diplomi da loro erogati. Noi crediamo che l’insegnamento della danza dovrebbe essere aperto a tutti senza alcuna restrizione.
Nulla dovrebbe ostacolare una persona nell’insegnamento, apprendimento o messa in scena di un’ arte, sia essa musica, teatro, danza, pittura o poesia.
Incoraggiamo tutti a studiare con serietà e ad ottenere certificati e diplomi in modo da conquistare la fiducia degli studenti ma insistiamo affinché le qualifiche non siano restrittive, impedendo altri di insegnare in attività private. I governi dovrebbero resistere alle pressioni delle lobby che cercano di creare un monopolio in ogni arte.
Un bravo professionista è lieto di poter fare affidamento sul proprio talento, sulla propria conoscenza e reputazione, invece che su privilegi concessi da regolamentazioni che escludono gli altri dalla competizione e dal confronto con il bravo professionista. L’arte per definizione è inclusiva, non esclusiva.
La Giornata della Danza 2016 è dedicata a mantenere una politica di porte aperte nell’ insegnamento della danza.
Alkis Raftis
Presidente del Consiglio Internazionale di Danza
CID, UNESCO, Parigi
Messaggio ufficiale per la
Giornata della Danza
29 Aprile 2015
Un secolo fa, il famoso organizzatore russo Sergei Diaghilev rivoluzionò il balletto invitando I più talentuosi pittori e musicisti della sua epoca a contribuire alle sue esibizioni. Ho come l’impressione che i coreografi dei nostri giorni dimentichino le altra arti, che non sentano il bisogno di presentare le loro creazioni accanto ai loro eguali in altri campi.
Sono sicuro che il pubblico apprezzerebbe l’inclusione di più arti nelle esibizioni di danza, a partire dalle arti classiche: la pittura, la scultura, il teatro, la musica, la poesia, l’architettura, così come forme più moderne d’arte come la fotografia, il cinema, il multimediale, giochi di luci e di suoni. Lasciatemi osare proponendovi di arricchire le coreografie con le arti umanistiche (la storia, la letteratura, la filosofiae la lingüística). Personalmente apprezzerei in modo particolare la narrazione, le arti marziali e – lo dico seriamente – le arti culinarie.
Non c’è niente di nuovo in questo, gli antichi greci combinavano tutto quanto appena descritto nei loro simposi. Dopo 25 secoli si potrebbe ritornare all’idea che una performance complete sia composta da più arti possibili.
Quest’anno il Consiglio Internazionale della Danza CID unisce le sue forze con un’associazione sorella per celebrare la Giornata della Danza. L’Associazione Internazionale dell’Arte IAA/AIAP è un’associazione non governativa I cui uffici sono accanto ai nostril all’interno dell’UNESCO. La nostra proposta comune è di combinare la danza con la pittura, il disegno, la scultura e altre forme di lavori creativi nelle arti visive.
Ringrazio la Sig.ra Rosa-Maria Burillo dal México, Presidente Mondiale dell’ IAA/AIAP, che ha mobilitato artisti da dozzine di paesi suggerendo loro di cooperare con coreografi, ballerini e insegnanti di danza in eventi comuni: performances, esibizioni, eventi, flashmobs, incontri di apprendimento, sessioni terapeutiche e (perché no?) banchetti!
Alkis Raftis
Presidente del Consiglio Internazionale della Danza CID
UNESCO, Parigi
2014
Credo in una danza,
madre, onnipresente
rivelatrice del cielo e della terra,
di tutte le cose visibili e invisibili:
Luce del corpo,
Vera danza di vere anime,
Generata, non creata,
Sempre presente,
Dal quale tutte le cose sono trasfigurate.
Che per noi uomini e la nostra salvezza,
Discese dal cielo
Prima di tutti i mondi
E si è incarnata nel corpo dei mortali
E li ha resi umani.
E fu crocifissa durante la società dei consumi,
soffrì e fu sepolta
ma risorge ancora in luoghi isolati
dove non esistono scritture.
E torna di nuovo con gloria
Ad animare i vivi e i morti:
il cui regno non avrà fine.
Credo in una sola danza sacra,
Signora, datrice di vita,
che procede da comunità indipendenti
che parla con la carne degli esseri umani,
invece che dei profeti.
Riconosco che costituisce un battesimo
per la remissione dei peccati e delle afflizioni
la risurrezione di arti morti,
e la vita del mondo che verrà.
Alkis Raftis
Messaggio ufficiale per la
Giornata Mondiale della Danza
29 Aprile 2013
Nel 1973 un gruppo di persone provenienti da diversi Paesi si riuni’ nel Palazzo dell’UNESCO di Parigi per fondare il Consiglio Internazionale della Danza. Un’organizzazione mondiale per l’arte della Musica esisteva da molti anni, cosi’ come un’altra per il Teatro, quindi fu naturale pensare che anche la Danza dovesse avere un proprio organismo.
I padri fondatori erano attivi nel balletto e nella danza moderna, quindi i membri successivi hanno continuato ad essere ballerini illustri, coreografi e insegnanti di danza provenienti da queste aree, soprattutto Europei. Il famoso coreografo tedesco Kurt Joos fu eletto Presidente.
Molto piu’ tardi, a partire dal 1999, l’adesione fu aperta a personalita’ di altre forme di danza: tradizionale, contemporanea, tango, Indiana, terapeutica, Orientale ecc. Ora si puo’ dire che il CID e’ realmente rappresentativo quando si tratta di idiomi di danza, aree geografiche e funzioni. Organizzazioni quali federazioni, sindacati, dipartimenti universitari, associazioni o raggruppamenti regionali rimangono la categoria di membri piu’ importante. Gli studiosi costituiscono un’alta proporzione: Professori universitari, titolari di un diploma di laurea, autori di libri sulla danza, ricercatori.
Il portale del CID e’ uno strumento utile per chiunque del settore, contiene l’elenco completo dei membri, cosi’ come i libri che hanno scritto e le riviste che pubblicano. Lo strumento piu’ comunemente usato e’ l’ Elenco Globale della Danza contenente oltre 300,000 professionisti della danza di 200 Paesi, un risultato unico tra le arti e le scienze. La Giornata della Danza e’ il programma piu’ noto, celebrato in ogni parte del mondo.
Ogni professionista attivo nella danza e’ invitato a presentare domanda di adesione, i candidati sono ammessi previa valutazione del loro profilo o dopo la nomina da parte di un altro membro. Il numero dei membri cresce costantemente, come prova di vitalita’ e apertura.
La Giornata della Danza 2013 e’ dedicata al 40º anniversario del CID. Piu’ forte diventa il CID e piu’ i ballerini si sentiranno forti e potenti.
Alkis Raftis
President of the International Dance Council CID
UNESCO, Paris
Messaggio ufficiale per la
Giornata Mondiale della Danza
29 Aprile 2012
Se cercate “terapia” come parola chiave nell’Elenco Globale della Danza, otterete 2600 risultati. Ciò significa approssimativamente che un professionista della Danza ogni cento fornisce una qualche forma di terapia. Nonostante lo 0,01% sia una percentuale molto bassa, la terapia è il settore dell’industria della danza in più rapida espansione. Il proliferarsi di corsi e laboratori mostra che il numero dei danzaterapeuti può potenzialmente raddoppiare ogni anno. Ospedali, centri salute, ospizi, prigioni o manicomi si avvalgono sempre più spesso di professionisti qualificati. Gli studi privati si sono moltiplicati così come le scuole di danza convenzionali che offrono corsi di terapia.
Questa esplosione potrebbe essere dovuta al fatto che in molti paesi le cure attraverso la danza dipendono dal Ministero della Salute, quindi la possibilità di raccogliere fondi è incomparabilmente più alta rispetto a quando la danza è rivolta allo spettacolo o al divertimento. Un’altra ragione è che, dal momento che il nostro modo moderno di vita ha alienato l’uomo dalle funzioni primarie, le persone stanno riscoprendo il potere della danza per la guarigione.
Ballare fa sicuramente sentire meglio una persona in salute, ma cercare di alleviare un problema psicologico attraverso la danza è un’altra questione. Le società tradizionali hanno conservato il benessere fornendo frequenti possibilità di ballare in incontri sociali e rituali. Da quando questi eventi sono stati abbandonati, la nostra frustazione si è accumulata, così ora ci rivolgiamo a sessioni organizzate da professionisti per soddisfare quel bisogno. Danze specifiche sono state utilizzate per curare alcune malattie – la ricerca è un requisito fondamentale per scoprire se oggi queste danze possono essere usate a tale scopo.
Ancora più impressionante è il fatto che i pazienti siano stati curati non per la loro danza, ma dalla danza di un'altra persona. In molti paesi del mondo la gente richiede guaritori, sciamani e stregoni per continuare antiche pratiche poichè le trovano benefiche. Tali danze, respinte finora dalle società industrializzate, meritano uno studio serio.
La danzaterapia moderna, anche se si è sviluppata da pochi decenni, ha sviluppato nuove tecniche, solo in parte basate sulle pratiche tradizionali. Produce un corpo di conoscenze, teoriche e applicate, e stabilisce la sua efficacia. C'è ancora molto da fare.
Esortiamo le Università a lanciare programmi di danzaterapia, i Governi a riconoscere la danzaterapia come professione distinta e le agenzie di sicurezza sociale a rimborsare il trattamento con la danza, se prescritta da medici, psicologi e altri terapeuti primari.
Alkis Raftis
Presidente del Consiglio Internazionale della Danza
CID UNESCO, Paris
Messaggio ufficiale per la
Giornata Mondiale della Danza
29 aprile 2011
Per la maggior parte della storia dell’umanità si è sempre danzato all’aperto per ore ed ore, in radure, piazze, sagrati o all’interno di aie, fino ad arrivare al giorno d’oggi con sale da ballo, club, teatri, scuole, auditorium o discoteche.
Quest’anno proponiamo di fare un passo verso la natura celebrando la Giornata Mondiale della Danza in luoghi aperti: strade, piazze, parchi, stadi, spiagge, parcheggi, qualsiasi spazio aperto… ovunque purché ci sia il cielo come tetto.
La voglia di ballare è un impulso naturale e a modo loro i ballerini onorano la natura: lasciando che l’energia cosmica scorra dentro i loro corpi si mettono in contatto con l’Universo.
Nel corso dell’anno insegniamo danza, facciamo prove e ci esibiamo tra quattro mura. In questa giornata speciale dedicata alla danza, facciamo la differenza esibendoci o insegnando a chiunque, anche al freddo o sotto la pioggia, su un terreno sconnesso o con il vento che ci ruba la musica! La bellezza di questi movimenti e la gioia dipinta sui nostri visi rallegreranno i cuori dei passanti radunati intorno a noi in curiosa spontaneità.
Prof. Alkis Raftis
Presidente del Consiglio Internazionale di Danza
CID UNESCO Parigi
Il messaggio ufficiale per la
GIORNATA DELLA DANZA
29 Aprile 2009
Il futuro della danza è dove ci sono persone che non danzano.
Queste persone appartengono a due categorie: quelle che semplicemente non hanno imparato e quelle che pensano di non esserne capaci. Esse rappresentano la più grande sfida per la professione dell’insegnante di danza.
In linea con la lotta dell’UNESCO contro il pregiudizio e la discriminazione, stiamo cercando di espandere i confini della danza e di cambiare l’attuale percezione di quello che è un danzatore.
Le performances di danza non sono necessariamente esibizioni di estrema fisicità, di accurata precisione o di esplosiva emozione – possono essere celebrazioni d’interazione tra i performers. Possiamo arricchire i concerti di danza con danzatori, cantanti, attori, narratori, mimi,acrobati ecc. di tutte le età e di tutti i gradi di invalidità.
Condurre nella danza chi ne è escluso da così a lungo è un dovere morale, ma apre anche una grande porta in tempi di crisi economica e disoccupazione. In ogni stato ci sono milioni di persone con invalidità fisiche o mentali. Noi crediamo che siano pronte a danzare.
Creeranno lavori per migliaia di insegnanti di danza. Sono assistite dal Ministero della Salute, il cui budget è molte volte più grande di quello del Ministero della Cultura. Integrare persone emarginate nella pratica della danza è tanto importante quanto integrarle nella forza lavoro.
Il CID abbraccia la filosofia secondo cui ognuno può danzare.
La Giornata della Danza 2009 è dedicata alla danza inclusiva. Includiamo tutti i membri della società nelle nostre lezioni e nelle nostre performances.
Prof. Alkis Raftis
Presidente del Consiglio Internazionale della Danza
CID, UNESCO, Parigi
Messaggio ufficiale sulla
Giornata Mondiale della Danza
29 Aprile 2008
Il nostro principale interesse di quest’anno riguarda le istituzioni, gli sponsor, ed i mezzi di comunicazione.
Le istituzioni (nazionali, regionali o locali), gli sponsor (privati o pubblici) ed i mezzi di comunicazione (giornali, riviste, radio, TV) sono importanti per la divulgazione della nostra arte. I professionisti della danza cercano di avvicinarsi individualmente a questi mezzi, ma con scarsi risultati. Vogliamo proporre un modo migliore, contattando e collaborando con le Sezioni del CID, che rappresentano tutte le forme di ballo, a tutti i livelli.
Invitiamo tutti i ballerini ed i professionisti della danza ad unirsi al Consiglio Internazionale della Danza CID e formare delle Sezioni del CID stesso. Nell’ambito di queste Sezioni si potranno affrontare le questioni generali riguardo al ballo. Attraverso loro, enti ufficialmente riconosciuti, tutti gli artisti possono ottenere migliori condizioni nella pratica della loro attività. Potranno così ottenere le indicazioni giuste dalle istituzioni, il sostegno adeguato dagli sponsor, e la visibilità soddisfacente dei mezzi di comunicazione.
Proponiamo di non isolarsi per portare avanti una negativa competizione, ma di collaborare per lo stesso scopo, al fine di raccogliere maggiori risultati.
Il CID non è un sindacato, ma istituendo una Sezione del CID si può far pressioni sulle istituzioni locali e nazionali e con la sua forza dar voce ai professionisti ed agli amatori dell’arte tersicorea.
Si può convincere la società e l’ambiente in cui si lavora che la danza è un bene collettivo.
Prof. Alkis Raftis
Presidente
Consiglio Internazionale della Danza CID
Messaggio Ufficiale per la
Giornata Mondiale della Danza
29 Aprile 2007
Quest'anno la Giornata della Danza é dedicata ai bambini.
Il Consiglio Internazionale di Danza CID UNESCO, insieme all'UNICEF, la Fondazione delle Nazioni Unite per i Bambini, combatte per le misure che offrono ai bambini il miglior inizio nella vita, perché le giuste forme di educazione sono le fondamenta più forti del futuro di una persona.
Noi crediamo che l'aver cura dei bambini sia la pietra angolare del progresso umano. Il nostro intento primario é superare gli ostacoli che la povertà, la violenza, la malattia e la discriminazione pongono nel sentiero di un bambino. Così avanziamo la causa dell'umanità.
La danza é una componente basilare dello sviluppo personale e sociale. Noi raccomandiamo l’educazione basilare di qualità nella danza per tutti i bambini con enfasi sull'uguaglianza di genere e sull'eliminazione di qualsiasi tipo di disparità. Nessun bambino dovrebbe essere lasciato senza l'opportunità di apprendere e praticare la danza.
L'accesso all'arte costituisce un diritto per ogni persona e per i bambini in particolare. Questo diritto dovrebbe essere protetto per aiutarli ad incontrare i loro bisogni primari e raggiungere le loro piene potenzialità.
Il CID sostiene l'istruzione della danza ad opera di insegnanti qualificati a tutti i livelli dell'educazione formale, perché la danza costituisce una forte base per il benessere della persona.
Professor Alkis Raftis
Presidente del Cosiglio Inernazionale di Danza
CID UNESCO, Parigi
Messaggio ufficiale del Consiglio Internazionale di Danza CID
per la Giornata Mondiale della Danza
29 Aprile 2006
I danzantori sono notoriamente riluttanti ad unirsi ad organizzazioni collettive.
Hanno probabilmente paura che l’organizzazione limiterà la loro libertà d’espressione.
O pensano che il tempo speso e la quota di membro non valgono i benefici guadagnati.
Molte associazioni o federazioni hanno solo una dozzina di membri: una piccola frazione del totale nella loro area o campo.
Mancando di rappresentanti essi mancano di credibilità, perciò non possono agire come interlocutori dei governi e altri enti d’alto livello.Non possono ispirare fiducia ai non membri.
Questo spiega perché l’arte della danza è carente di legislazione, visibilità, finanziamenti se comparata ad altre arti.
L’appartenere ad una struttura più ampia non limita il modo in cui l’individuo si esibisce o insegna o ricerca o crea coreografie. Senza influenzare il lavoro quotidiano di ciascuno, ciò migliora la struttura, l’ambiente delle proprie azioni.
I corpi collettivi forniscono uno spettro più ampio di servizi ai loro membri. Deprivati di tali servizi, agendo in isolamento, le scuole, le compagnie, i clubs, i festivals rimarranno invalidati.
Il CID Consiglio Internazionale di Danza incoraggia le associazioni regionali, nazionali o succursali ad ingrandire il loro numero d’iscritti.
Uniamo le nostre azioni, orchestriamo la nostra musica per sfuggire dalla cacofonia dei suoni isolati.
Danzatori del mondo, unitevi!
Prof. Alkis Raftis
Presidente del Consiglio Internazionale di Danza
CID, UNESCO, Parigi
Messaggio sulla Giornata
Mondiale della Danza
29 Aprile 2005
Carissimi Colleghi,
La Giornata Mondiale della Danza è un progetto importantissimo del Consiglio Internazionale della Danza - CID.
L'obiettivo di quest'anno è sull'educazione primaria.
Vi richiedo gentilmente di contattare il Ministero dell'Educazione da parte del CID, richiedendo loro di stampare una circolare a tutte le scuole nel Vostro Paese. Potete spronare e specificare tramite enti privati di emettere simili direttive di massima sω scala regionale.
In ogni classe, gli alunni possono scrivere un tema sulla danza, disegnare una scena di danza, cantare canzoni di danza, leggere relativi articoli o passaggi da libri, collezionare immagini (foto, francobolli, cartoline) ecc... possono inoltre danzare nei cortili o meglio fuori all'aperto in strada.
E' di massima importanza che la Giornata della Danza ottenga notorietà e sia contemplata ampliamente come la Festa delle Mamme. Iniziando dalla prima infanzia che rappresenta il futuro della nostra arte.
Gradirei Vostra collaborazione riguardo a questo argomento e conoscere in futuro Vostre osservazioni.
Cordialmente
Prof. Alkis Raftis
Presidente del CID
Messaggio del Consiglio Internazionale di Danza CID
per la Giornata Mondiale della Danza
20 Aprile 2004
La danza é l’architettura dei movimenti umani.
L’architetto usa tecniche materiali per creare una costruzione in un posto particolare. Il coreografo usa forme tangibili, per creare un’impressione nello spazio e nel tempo.
Un architetto ha due dimensioni: è un meccanico ed un artista al contempo. Un meccanico perché pensa razionalmente (in contrasto con lo scultore, che crea lavori in un posto particolare), tanto più quanto il suo lavoro deve avere un valore d’utilizzo.Le sue creazioni sono basate sulla comprensione del comportamento dei suoi materiali-Egli é un tecnico. Ma é anche un artista,poiché cerca di ottenere un risultato esteticamente piacevole.
Il coreografo,come un architetto dei movimenti,è,prima di tutto,un tecnico.Conosce le possibilità del corpo (anatomia,fisiologia,patologia).La sua conoscenza è basata sull’esperienza,dal momento che ha sudato sul pavimento di danza,come il buon architetto che è passato per anni sull’impalcatura del cantiere edile E di certo deve deliziare il pubblico ed indurlo a pensare.
Il fare sia i coreografi che gli architetti richiede:
(a) esteso training pratico,”modellando la creta tra le mani”,danzando ed insegnando danza.
(b) studio esteso,ricerca,lettura e riflessione,per guadagnare la necessaria attrezzatura teorica.
Come allora si può spiegare il grande paradosso: laddove ci sono scuole universitarie per architetti in ogni stato,non ci sono equivalenti per coreografi ed insegnanti di danza?
Si possono contare sulle dita di una mano gli stati dove i giovani possono proseguire i loro studi –pratici e teorici al contempo- oltre l’età dei diciotto anni.Ed anche lì tali scuole sono mal supportate e scarseggiano in risorse.
Una delle linnee di azione del Consiglio Internazionale di Danza é persuadere i governi a creare dipartimenti di danza d’alto livello nelle università. E’ a questo obiettivo dedicata la Giornata Mondiale della Danza di quest’anno.
Prof. Alkis Raftis
Presidente del Consiglio Internazionale di Danza CID
Messaggio del Consiglio Internazionale di Danza CID
per la Giornata Mondiale della Danza
29 Aprile 2003
In questo giorno speciale chiederei a tutti i danzatori membri di fermarsi per un secondo,per riflettere sui problemi globali che concernono la danza. Le questioni sono tante e qui ne abbiamo solo qualcuna di esse.
Ci sono vari stati nel mondo dove la danza non esiste nemmeno agli occhi dello stato. La sua pratica è appena tollerata. I danzatori professionisti sono fuori dalla società e la danza amatoriale è da vedersi solo nella cerchia familiare.
In più della metà di 200 stati nel mondo, la danza non compare in testi legali (per il meglio o per il peggio!). Non ci sono fondi nel budget statale per supportare questa forma d’arte. Non c’è nulla come l’educazione alla danza, privata o pubblica.
In più città del mondo c’è un’acuta carenza di spazi per la danza. Diversamente dalla musica, la danza ha bisogno di stanze considerevoli per evolvere (d’altro canto, i danzatori non devono comprare strumenti – usano i loro corpi!). Le autorità municipali ammettono che anche la gente di città ha bisogno di danzare, ma non fanno nulla per fornire gli spazi richiesti da amatori o professionisti per praticare od esibirsi.
Ci sono molti argomenti ancora che riguardano la danza come un tutto,sia su scala nazionale che internazionale. Non consiglierei ai coreografi, ai maestri, ai performers, agli studenti, o agli amatori di un giorno a settimana di pensare a questi argomenti troppo spesso - privandosi della gioia profonda che la danza apporta!
Ma il 29 Aprile,solo per pochi secondi un pensiero dovrebbe essere rivolto agli sfortunati in posti lontani il cui accesso alla danza è sbarrato o è impedito.
E per il resto del giorno, possiamo guardarci attorno e fare qualcosa per portare la danza a coloro che non beneficiano dei suoi charms durante gli altri giorni dell’ anno.
Professor Alkis Raftis
Presidente del Consiglio Internazionale di Danza CID
Messaggio della Giornata
Mondiale della Danza
29 Aprile 2002
Yo puedo bailar en un templo sin profanarlo
(Posso danzare in un templio senza profanarlo)
(I can dance in a temple without profaning it).
Vicente Escudero (1892-1980), Danzatore Spagnolo di Flamenco
Queste otto parole danno l’essenza della buona danza. Dovrebbero essere la nostra bussola quando la danza commercializzata negli stati ricchi devia in una sequenza di movimenti senza significato.
La coreografia é corrotta dalla frenetica richiesta di innovazione.
L’insegnamento della danza é degradato dalla cieca concentrazione sui passi.
La ricerca della danza é impoverita dalla idealizzazione dell’analisi di struttura.
Troppo spesso dimentichiamo di chiederci se questa o quella danza é davvero bella,se porta valori,se resisterà all’ultimo test del tempo.
La danza in sè non é sacra, ma può stare accanto al sacro, per trascendere la realtà,come uno strumento di liberazione,una via d’acquisizione di un’altro sè.
Non tutte le creazioni possono essere appropriate per danza in un templio - così come non si possono sempre portare i vestiti della Domenica.
Perciò abbiamo bisogno di educare il pubblico a sviluppare criteri qualitativi: come dire “Balli della Domenica” da “Balli Quotidiani”.
Le nostre danze dovrebbero almeno essere buone abbastanza per danzare fuori da un templio.
Professor Alkis Raftis
Presidente del Consiglio Internazionale di Danza CID
MESSAGGIO DEL C.I.D.
PER LA GIORNATA DELLA DANZA
29 Aprile 2001
Il Consiglio Internazionale della Danza vuole consacrare il primo anno del secolo all’introduzione della danza nell’insegnamento dell’istruzione pubblica.
L’apprendimento della danza nelle società tradizionali avveniva senza insegnanti. I bambini imparavano da soli, imitando gli adulti in casa, nel quartiere, nelle feste del villaggio e nelle altre cerimonie. Soprattutto i bambini vedevano che la danza contava, che gli adulti comunicavano qualcosa di importante attraverso la danza. Quando era il momento, i bambini facevano il loro ingresso ufficiale sulla scena pubblica, dimostrando la propria capacità di esprimere con i movimenti il ritmo e il canto, di muoversi all’unisono con gli altri danzatori e di essere creativi nello spazio con i loro corpi.
Oggi, pochissimi bambini hanno questa possibilità e fortuna. Nella maggior parte dei villaggi le tradizioni ereditarie non si praticano più; in casa, poi, i genitori guardano la televisione al posto di danzare e cantare con i propri figli. La maggior parte dei bimbi del mondo cresce nelle città o nelle vicinanze di centri urbani; acquisiscono la maggior parte delle loro conoscenze a scuola e non più nell’ambito della propria famiglia o del villaggio.
La danza non dovrebbe essere assente dall’educazione di base. Fra tutte le arti è la più adatta ai bambini d’oggi, perché sviluppa insieme l’anima e il corpo. Non stupisce che facesse parte integrante dell’uomo colto nella Grecia antica. Non è sufficiente includere la danza tra le materie curricolari: deve essere insegnata come un’attività portatrice di senso, come un momento vitale di comunicazione e non come una lingua morta.
Dobbiamo incitare i Ministeri dell’Educazione di tutti i Paesi ad elaborare programmi che tengano conto del parere degli specialisti. Vorrei qui chiedere a ogni membro del C.I.D. del mondo, a ogni danzatore e a ogni educatore, di contribuire all’introduzione della danza nell’educazione primaria e secondaria.
Prof. Alkis Raftis
Presidente del C.I.D.
Messaggio del Consiglio Internazionale di Danza
per la Giornata Mondiale della Danza
29 Aprile 2000
In quest’ultimo anno del 20esimo secolo é imperativo guardare indietro e tentare una veduta con occhio d’uccello sul corso degli eventi riguardanti la danza negli ultimi cento anni.
Due eventi caratterizzerano lo stato della danza di questo secolo trascorso in prospettiva mondiale.Due nuovi generi di danza sono emersi al suo inizio,sono cresciuti consistentemente durante tutto il periodo,ed hanno creato un nuovo spazio per le loro rispettive forme alla fine del ventesimo secolo: la danza folk e moderna.
La danza folk é apparsa quando i danzatori amatori nelle città hanno scoperto che potevano praticare danze tradizionali,cioè del contadino,per ricreazione e per presentazione di stage.Queste stesse danze erano state abbandonate prontamente dai praticanti originari, le popolazioni rurali nelle culture tradizionali.
La danza moderna era nata quando i danzatori professionisti avevano rifiutato le costrizioni del balletto classico ed avevano presentato performances basate sull’espressione individuale e sui loro concetti di ciò che costituisce il movimento libero.
Durante questo secolo il balletto classico ha guadagnato in varietà,profondità e raffinatezza,nel perfezionare la sua tecnica incomparabile e nel diffondersi in molti stati che non lo conoscevano prima.
Le danze di sala hanno acquisito nuovi amici e nuovi metodi e si sono estese nel nuovo campo delle competizioni di danza.Le loro danze a “Coppia Fissa” trovano una controparte nei fascini della danza popolare che ha trascinato la gioventù del mondo,come il rock’nroll e la discoteca.
E’ stato un secolo di rinascimento e “rinascita” nella danza.
Svoltando ora nel nuovo secolo,vorremmo vedere:
- Più comunicazione tra le famiglie di danza,sebbene senza abolire i confini tra loro.
- Ritorno alla visione globale ancestrale della danza, come parte di un evento che incorpora la musica, il movimento,il teatro,il canto.Le arti hanno mostrato una marcata tendenza ad isolarsi ;esse hanno perso il loro contenuto poetico nel processo.
- Più conoscenza del passato,più consapevolezza di appartenere ad una linea di evoluzione.C’è stata una rampante idolatria dell’innovazione Anche i più selvaggi rivoluzionari dovrebbero conoscere bene contro cosa si rivoltano.Anche i creatori più ispirati non possono fare a meno dello stusdio dei loro predecessori.
- Più visibilità per la danza. Nei secoli passati la danza era solita essere onnipresente nella vita privata e pubblica,mentre durante questo secolo la sua pratica si è ritratta. Ora gli sports hanno audiences dieci volte maggiori della danza.
Il boom recente delle ultime due decadi è la testimonianza che supporta una visione ottimistica del futuro,per gli amatori così come per i danzatori professionisti.
Professor Alkis Raftis
Presidente del CID